WAP (World After Plastics)

Foto da performance WAP
(Napoli, Castel Dell'Ovo - ph G. Tregua)
 

[part.I: The Pandemic Vision]

CONCEPT
Cosa sta per ucciderci, quale guerra può sotterrarci, quale pandemia annientarci?
Un lockdown può essere un momento di rallentamento e sgonfiamento psichico senza precedenti, questo è certo. E quello che abbiamo vissuto in questi mesi è stato un collasso biologico, politico, economico e psichico che ha ravvivato il dibattito attorno agli scenari più apocalittici per l’umanità e ricordato come l’estinzione sia uno scenario attinente alla sfera del possibile e non più della fantascienza. Questa catastrofe, però, rappresenta anche una soglia da cui immaginare futuri diversi da costruire a partire dalla ricostruzione di un tessuto sociale e di corpi che il distanziamento ha inevitabilmente spezzato.

Foto da performance WAP
(Napoli, Castel Dell'Ovo - ph G. Tregua)
 

Il pianeta è in fiamme anche sotto il profilo politico, e prossimo al collasso ecologico e ambientale. Possiamo noi cercare di ribaltare questo destino?
Fino a pochi decenni fa qualunque ipotesi legata ad un pensiero futuribile, aveva grossi margini di positività, oggi gli scenari lugubri l’hanno sostituita, e con cognizione di causa, poiché ogni studio del settore globale, conduce a conclusioni che marcano un unico comune denominatore: DEFICIT, e la chiusura di questa “azienda globale” porta ad una sola conseguenza, l’estinzione.
Ma forse qualcos’altro incombe, ben più lugubre, e parimenti più stupida.
La nostra società capitalista fallimentare produce tonnellate e tonnellate di plastica che il sistema non è più in grado di assorbire.

Foto da performance WAP
(Napoli, Castel Dell'Ovo - ph G. Tregua)
 

Il capitalismo sconsiderato ha di certo fallito sotto tutti i piani.
Dopo trent’anni di accelerazione è arrivato il collasso ed è un collasso che ci ha smosso dalle fondamenta, sollevando nuove paure, che sono andate a sommarsi alle precedenti, come la paura del contatto. Questo rallentamento ci ha restituito la possibilità di respirare con calma, ma apre anche il pericolo dell’isolamento degli individui e del terrore nei confronti dell’altro.
A questo va ad aggiungersi la visione di un pianeta che a breve sarà soffocato sotto montagne di plastica.

Foto da performance WAP [dettaglio]
(Napoli, Castel Dell'Ovo - ph G. Tregua) 



Foto da performance WAP [dettaglio]
(Napoli, Castel Dell'Ovo - ph G. Tregua) 

WORLD AFTER PLASTICS rende teatralmente cruda questa visione, attraverso una performance che mette al centro della scena i partecipanti, e gli attori, nel ruolo di “asettici carnefici” edificano quel labirinto soffocante che forse le parole non possono tradurre, ma la plastica, nella sua presenza ossessiva, sa ben rendere, erodendo sottilmente le certezze dei presenti. Perché è sulla mente umana che questa erosione sta agendo.
WAP racconta questa visione futura, crudamente.

Foto da performance WAP
(Napoli, Castel Dell'Ovo - ph G. Tregua)

COLLABORAZIONI:
-realizzato in collaborazione con Veronica Idaver


ASSISTENTE DI SCENA:
Veronica Idaver


LUOGHI ESPOSITIVI:
-Atto performativo realizzato nell'ambito di:
 ArtPerforming Festival - Il Clima che verrà (V ed.)
 a cura di Gianni Nappa ed Ester Esposito
 Castel Dell'Ovo, Napoli 26/09/20


video/art tratto dalla performance
WAP (World After Plastics)
Luogo: Napoli, Castel Dell'Ovo
(fonte: Youtube)


LOCANDINA PERFORMANCE:
Ph: fonte internet - grafica: Anna Paola Fiore


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