PERCEPTUAL BORDER
(Lecce, chiesa sconsacrata di Sant'Anna - ph Claudio Longo)
CONCEPT
In un mondo dove l’unica parola d’ordine sembrerebbe: ACCELERA, cosa sta realmente progredendo, oppure sta atrofizzandosi in noi? Quali sono le soglie sensibili sollecitate in questo iniquo mutare?
Foto da performance PERCEPTUAL BORDER (Lecce, chiesa sconsacrata di Sant'Anna - ph Claudio Longo) |
Ciò che questo atto indaga, nel farsi spazio in un approccio ahimè sempre più tecnologico a tutto, che sta forgiando più frantumazione che partecipazione, più alienazione che indulgenza verso il prossimo, è la possibilità del ritorno a primitive lentezze, primitivi pudori.
Foto da performance PERCEPTUAL BORDER (Lecce, chiesa sconsacrata di Sant'Anna - ph Claudio Longo) |
Perché forse è il momento di un nuovo umanesimo, che si scrolli di dosso ogni velleità di datismo aggregante ed omologante, per un ritorno alla coltivazione della bellezza della unicità dell’individuo, con tutte le sue più impercettibili differenze. Magari partendo dalle domande elementari, dalle luci fioche di una nuova alba umana. Questo atto performativo indaga il confine percettibile tra ombra e luce, mettendo l’uomo, nel mezzo, con tutti i suoi magnifici, splendidi difetti.
Foto da performance PERCEPTUAL BORDER (Lecce, chiesa sconsacrata di Sant'Anna - ph Simona Schirinzi) |
(Lecce, chiesa sconsacrata di Sant'Anna - a cura di Simona Schirinzi)
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