IL LADRO DI UNIVERSI




Foto da performance
IL LADRO DI UNIVERSI
(Lecce, PPL Gallery - Ph D. Manco)

POETICA PERFORMANCE

Il luogo che segretamente ci vide nascituri

Il luogo che vedrà la nostra fine prematura

Nel mezzo il viaggio imperituro e fragile

Nel mezzo la somma della paure intraviste

Foto da performance
IL LADRO DI UNIVERSI [dettaglio]
(Lecce, PPL Gallery - Ph D. Manco)

Mentre eravamo soliti sedere ascoltando i maestri

Le verità sarebbero sopraggiunte nell’ora d’aria malcapitata

Quindi rimasero a noi gli insegnamenti ornamentali

E le verità frammiste a questo smerendare vita iniqua

Quanto manca al mio al di qua per farmi parte di al di là

Quanto di me segare per disciogliere il granito molle

Io volli portarmi oltre l’ostacolo prostrato

E solo quando oltre posa passo senza padre

La ruberia tra le mie sciocche mani fu materia vera

E la mia materia stessa, qui raccolta infine, inutile…

Foto da performance
IL LADRO DI UNIVERSI
(Lecce, PPL Gallery - Ph  Mauro Oth)

Foto da performance
IL LADRO DI UNIVERSI [dettaglio]
(Lecce, PPL Gallery - Ph Mauro Oth)

RECENSIONE CRITICA 
Attraversare una strada, attraversare un momento difficile….impieghiamo questo verbo – come d’altra parte accade con la maggior parte dei lemmi del nostro dizionario – con elevata frequenza ed altrettanta superficialità. Nell’uso comune, sfugge, senz’ombra di dubbio, la sua intrinseca complessità, la sua mistificata provocatorietà.
Quest’oggi, con il suo Ladro di universi, Massimiliano Manieri c’invita a ripensare la complessità soggiacente alla nozione da cui sviluppa questo termine.
L’obliquità dello sguardo sollecitata dall’attraversamento, dal porsi di traverso, implica infatti un radicale ripensamento della (presupposta, e non meno pregiudiziale) natura delle cose circostanti. È certo che il mondo ci si dia come un conglomerato di cose, un universo di unità definite, formate, in cui ci si imbatte e contro cui si sbatte. Questa loro, apparente, precisione del contorno si trasferisce alla nostra ingenua percezione del circostante, elevandosi al credo, giustificato solo dai limiti del nostro mondo e modo sensibile, nella compattezza, impenetrabilità, sostanzialità delle cose stesse. 

Foto da performance
IL LADRO DI UNIVERSI
(Lecce, PPL Gallery - Ph K. Olivieri)

Ebbene, che la cose ci siano, che il loro universo si costruisca di loro e con loro è certo rassicurante. Ne deriva l’idea che lo spazio consti del silente contenitore vuoto che le ospita. 
L’occhio obliquo dell’attraversamento, come filtro (o canale) privilegiato di una corporeità sfilacciata, che Manieri assume su di sé in uno slancio spregiudicatamente statico, sfascia con fragore e scandalo questa quieta e pacata serenità degli assoluti sostanziali, della saldezza delle cose. V’intra-vede, piuttosto, fasci di relazioni brulicanti, stati di sistema sempre sull’orlo della crisi, della rottura, dello squilibrio. Non l’universo di cose, dunque, ma le cose come universi, dinamici, inter-relati, trans-ponibili. E fuggendo dall’universo di una cosa all’altro ci si pone sempre nel mezzo. È il mezzo che fa la cosa come universo. Dall’una all’altra si passa sporcandosi, spaccando. Queste cose come universi di relazioni non possono avere che la forma che si assegna loro per l’istante di un battito d’ali di farfalla. Consumata la polvere, non volano più, sono altro. Magari tornano bruchi. Magari non lo sono mai state davvero.
Manieri ci provoca ancora: una sfera, bottino effimero, tradizionalmente perfetto, del furto compiuto ai danni della tranquilla serenità che ammanta il nostro sguardo fra le cose, lo sguardo che non attraversa.
Ma poi a che vale anche questa mia elucubrazione? Ferma un attraversamento come in un fotogramma di pellicola. Tradisce il senso dell’obliquità. Per questo, forse, il linguaggio di parole perde a rimpiattino con lo sguardo dell’osservatore.

(GIOVANNI CARROZZINI Studioso free-lance & Lettore Compulsivo)


Foto da performance
IL LADRO DI UNIVERSI [dettaglio]
(Lecce, PPL Gallery - Ph K. Olivieri)
Foto da performance
IL LADRO DI UNIVERSI [dettaglio]
(Lecce, PPL Gallery - Ph K. Olivieri)


ASSISTENTE DI SCENA:
Simona Schirinzi


LUOGHI ESPOSITIVI:
-per mostra IL MERCANTE DI SOGNI SHOW (parte 2°)
 a cura di Dores Sacquegna
 Primo Piano LivinGallery, Lecce – 30/04/11

-per mostra INCONTRI D’ARTE & GUSTO:
 a cura di Cecilia Leucci
 Palazzo Baronale, San Cesario – 15/09/12


LOCANDINA PERFORMANCE:
Ph: fonte internet - grafica: Anna Paola Fiore


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