MEMORIE DALLE SUPERFICI (part.II): Astinenza & Redenzione
Foto da performance MEMORIE DALLE SUPERFICI part.II (Lecce, Primo Piano LivinGallery - Ph D. Manco) |
POETICA DELLA PERFORMANCE
"Lui,
nell’ultimo rifugio possibile,
in una vita di finto cibarsi,
in una parvenza masticatoria ed egoista,
che accomuna l’atto alla dimenticanza che segue,
che digerisce noi soltanto infine;
Lui,
colto nell’atto del rifiuto che protegge,
quando il tempo della gioia è ormai trascorso,
finalmente.
Nell’ultimo teorema immaginato…"
Foto da performance MEMORIE DALLE SUPERFICI part.II (Lecce, PPL Gallery - Ph A. Laudisa) |
CONCEPT
Arrivai all’elaborazione del progetto MEMORIE DALLE SUPERFICI (parte 2nd): ASTINENZA & REDENZIONE
Avendo il desiderio di riprodurre carnalmente l’arrivo del personaggio principale del romanzo qui, nei nostri tempi.
E se allora, nel 68 la trasposizione filmica pasoliniana cadeva a cavallo di una rivoluzione che molto avrebbe mutato, nell’organigramma social/culturale mondiale, oggi, alle soglie di una possibile nuova decadenza, l’arrivo dell’ospite inatteso quanto sarebbe compreso? Io mi chiesi…
Il mutamento che esso inalerebbe quanto ci entrerebbe nel profondo?
Foto da performance MEMORIE DALLE SUPERFICI part.II (Lecce, PPL Gallery - Ph D. Manco) |
Non potendo visualizzare la variazione energetica nei suoi compagni di viaggio, decisi che avrei imposto direttamente la variante su lui, sulla sua fisicità, sull’impedimento del cibo che lui si impone, retrocedendosi all’unisono al proprio riciclo energetico, e lasciandogli intorno la scia del cibo fin lì utilizzato, come testimonianza dell’umano lurido bisogno, rimpicciolendolo su un divano e cristallizzandolo nella lettura del medesimo romanzo, in una futuribilità che visto il bisogno ingordo di accelerazione incontrollata, forse diviene una consapevole decrescita restituente quella rinnovata libertà scaturita in quegli anni intorno il 68, poi in fretta deglutiti e castrati.
Secondo Cornelius Castoriadis il prezzo da pagare per la libertà è l'uscita dall'economia come valore centrale e, di fatto unico. «Non c'è soltanto la dilapidazione irreversibile dell'ambiente e delle risorse non sostituibili. C'è anche la distruzione antropologica degli esseri umani, trasformati in bestie produttrici e consumatrici, in abbrutiti zapping-dipendenti».
Paradossale fu allora la duplice reazione dei Catto/dipendenti, chi imputò l’opera di blasfemia, chi invece vide nell’arrivo dell’”ospite” una chiara trasposizione del figlio di Dio, anche se in chiave rivoluzionaria e fuor di schema biblico di certo.
Ma qualcosa di sospeso io credo rimanga, tanto nell’insieme dell’opera, quanto nel messaggio insito.
Poiché se è vero che decontestualizzando il concetto, lo si possa temporalmente collocarlo ovunque, centrandosi nell’oggi, che paradossalmente vede nell’insieme un crash tra rinnovato medioevo dell’uomo e furia rincretinita delle derive amorali, quella desunta iniziale amoralità torna messaggio invece puro, e quell’inversione dei poli, non più casuale, ma prepotentemente cercata.
L’uomo che io cristallizzo è quindi insieme Totem messo a guardia d’una soglia di inferno possibile e Moloch delle peggiori derive tecno/illogiche.
E si astiene per bisogno di pulizia,
…o almeno sul final di vita, costui, se lo immagina.
ASSISTENTE DI SCENA:
Simona Schirinzi
LUOGHI ESPOSITIVI:
a cura di Dores Sacquegna
Primo Piano LivinGallery, Lecce – 09/10/10
-per mostra VENDESI FALLIMENTI UMANI
In collaborazione con Orodé De Oro
galleria IL GRIFONE, Lecce - 20/03/11
-per serata SPECIAL GUEST
-per mostra VENDESI FALLIMENTI UMANI
In collaborazione con Orodé De Oro
galleria IL GRIFONE, Lecce - 20/03/11
-per serata SPECIAL GUEST
a cura d Luigi Cannone e Rosanna Gesualdo
atelier H24, Lecce – 05/04/13
-per serata TUTTO QUESTO HO TROVATO NASCENDO
a cura di Massimo Pasca e Mauro Marino
-per serata TUTTO QUESTO HO TROVATO NASCENDO
a cura di Massimo Pasca e Mauro Marino
Fondo Verri, Lecce – 07/02/15
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